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Dono e regalo: che differenza c’è?

gio 31 dic 2020 10:12 • By: Alberto Mosca

I due termini non hanno proprio lo stesso significato

Dono e regalo: due parole che spesso usiamo indifferentemente, ma che in realtà non significano esattamente la stessa cosa. Per approfondire il discorso, chiediamo soccorso alla Treccani. Entrambi comunque si riferiscono sia all’atto di donare, regalare, sia all’oggetto del dono, o regalo.

Partiamo dall’etimologia: la parola “dono” viene dal latino “donum”; l’uso è meno popolare rispetto a regalo, ma soprattutto si adopera sempre quando ha senso astratto (per esempio, fare il dono di una parola gentile), parlando di doti spirituali o fisiche (avere il dono di una bella vocedi un’innata empatia…), nel senso di frutto, prodotto (i doni della terra, dell’arte, della scienza), e in genere nel linguaggio letterario: come in Foscolo quando scrive “de’ Numi è dono Serbar nelle miserie altero nome”.

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In teologia abbiamo i doni dello Spirito Santo, ovvero Sapienza, Intelletto, Scienza, Consiglio, Fortezza, Pietà e Timor di Dio.

Quando parliamo di “regalo”, parola proveniente probabilmente dallo spagnolo, anticamente si faceva riferimento specifico ai doni che i sudditi facevano al re.

Talvolta il regalo funge anche come sinonimo di favorecortesia.

Infine, la parola regalo, al contrario di dono, è usata anche con diminutivi (regaletto, regalino), spregiativi (regaluccio), accrescitivi (regalone). 



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