gio 31 dic 2020 10:12 • Dalla redazione
Un viaggio tra superstizione e credenze popolari
Gli italiani,
si sa, sono un popolo di santi, poeti,
navigatori e… anche di superstiziosi.
Per questo, quando ci accingiamo a fare un dono a un amico o a un familiare per
un’occasione speciale dobbiamo prestare attenzione anche alla scelta
dell’oggetto da omaggiare. E non si tratta solo di indovinare il gusto della persona a cui è destinato il nostro
gesto d’affetto. Secondo le credenze popolari esistono infatti tutta una serie
di cose che non si possono proprio
regalare se non vogliamo attirare la malasorte.
Dobbiamo, ad esempio, evitare di donare tutti gli oggetti appuntiti: spille o aghi, proprio per la loro capacità di pungere, porterebbero disgrazie e dolore.
Nel caso non volessimo proprio rinunciare a donare una spilla, esiste il modo per esorcizzare la sfortuna: basta farsi dare in cambio una moneta – in questo modo il dono diventa simbolicamente uno scambio – oppure pungere delicatamente il dito del destinatario del dono in modo che il possibile dolore sia già stato vissuto.
Lo stesso discorso vale per i coltelli e le forbici che, oltre a dolore, portano separazioni e legami tagliati. Donare fazzoletti o perle, soprattutto a donne giovani, sono il presagio di lacrime e tristezza. Tra i regali da non donare ci sono anche le scarpe che sono il simbolo dell’allontanamento di chi le dona rispetto a chi le riceve. Se, infine, vogliamo regalare un portafoglio è meglio farlo con all’interno un po’ di denaro – una moneta o una banconota anche di piccolo taglio – come auspicio del fatto che non rimarrà vuoto in futuro. (l.s.)