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Rifiuti: quanto ci costano

Redolfi: «Con la puntuale si pagherà molto meno»

mer 19 feb 2020 16:02 • By: Lorena Stablum

Il presidente della Comunità della Val di Sole spiega il nuovo sistema e annuncia agevolazioni e riduzioni sul costo del servizio

L’installazione dal 1° di gennaio delle calotte su cassonetti e campane e la contestuale adozione di una misurazione puntuale dei rifiuti conferiti, almeno in nove Comuni della Val di Sole, ha generato qualche perplessità e dubbio tra la popolazione. Abbiamo sentito il presidente della Comunità di valle Guido Redolfi per fare chiarezza.

Presidente, perché la Val di Sole ha deciso di introdurre un sistema puntuale di raccolta dei rifiuti?

La scelta deriva da un percorso avviato ormai vent’anni fa. Dopo anni di proroghe da parte della Provincia, la Val di Sole ha dovuto adeguarsi alla normativa nazionale. Allo stesso tempo, con l’introduzione della puntuale e la chiusura del sistema tramite calotte, pensiamo di incrementare di almeno 5 punti la percentuale di raccolta differenziata. Il sistema rispecchia a pieno il principio del decreto ministeriale e la normativa europea secondo cui «chi inquina paga».

Per il momento non tutti i Comuni, però, hanno installato le calotte. I quattro Comuni dell’alta valle, che lo scorso anno sono passati a tassa, hanno deciso quindi di mantenere aperto il sistema?

La Comunità di valle opera su delega da parte dei Comuni, quindi non entra nel merito della scelta su un sistema a tariffa o a tassa. Tutte le amministrazioni comunali convengono però che le calotte dovranno essere installate in tutti i Comuni. Questo per impedire il fenomeno della migrazione dei rifiuti. L’anno scorso abbiamo dato vita e concluso, tramite Apac, una gara per la fornitura delle calotte che a novembre, a seguito di un riscorso presentato dalla terza azienda classificata, è stata annullata dal Tar.

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Abbiamo perciò dovuto fare le corse per noleggiare e installare le calotte entro il 1° gennaio e consentire a quei Comuni che prevedono la Tia di essere in regola con la normativa vigente. Nel corso del 2020 indiremo una nuova gara e lo faremo per tutti i 13 Comuni della valle.

La Val di Sole è una valle con un’elevata presenza turistica. Non teme che cresca il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti?

Certamente, per i primi anni, ci attendiamo che si verifichi in parte questo fenomeno. Ma stiamo individuando delle soluzioni e delle attività di controllo e di sanzione per contenerlo. Anche se la situazione riportata dall’istallazione delle calotte per ora non è stata diversa rispetto a quella registrata negli anni passati nello stesso periodo. Intendiamo comunque avviare un percorso di sensibilizzazione con l’Azienda per il turismo rivolto alle utenze legate alle seconde case. Oggi abbiamo distribuito le tessere in abbinamento a ogni appartamento ma dovremo convincere gli affittuari a prendersi in carico l’onere dello smaltimento del rifiuto indifferenziato. Inoltre, potenzieremo iniziative che abbiamo già sperimentato sul territorio come il posizionamento di isole ecologiche in punti strategici della valle.

D’ora in poi si pagherà in base ai singoli conferimenti. Si riuscirà mai a far pagare in base ai chili prodotti?

Nella nostra valle, sarebbe difficilissimo. Il nostro sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani è programmato per gestire i picchi che si verificano nei periodi turistici. Una parte di quota fissa rimarrà sempre, ma le tariffe saranno molto vicine a quello che si pagherebbe se si adottasse la misurazione a chili. Proprio per questo, stiamo pensando anche di predisporre, in ogni pase, l’installazione di calotte di dimensioni più piccole per consentire conferimenti minori rispetto ai 30 litri di oggi.

La notizia dell’introduzione del sistema puntuale ha generato molto dibattito tra i cittadini. Cosa si sente di dire?

Facendo un’ottima differenziata, sicuramente la produzione di rifiuto secco diminuirà e quindi si andrà a spendere meno rispetto a quanto si spendeva prima con le campane aperte, che, ricordo, permettevano ad almeno un 15% di residenti di non frequentare mai, nemmeno una volta, i centri raccolta. Se lavoreremo tutti bene, differenziando quanto più possibile, pagheremo tutti in maniera più equa e otterremo anche dei vantaggi in termini ambientali. Abbiamo ben presente anche il problema legato alla produzione di pannolini per bambini e anziani e di tessili sanitari, che in Trentino rappresentano il 25% dell’indifferenziata. Per questo, con i Comuni, studieremo delle agevolazioni e delle riduzioni sulla tariffa, che saranno inserite nei regolamenti Tia.



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