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Il turismo di domani, idee per il dopo Coronavirus

La riforma non si ferma: “Un punto fondamentale per rilanciare il turismo post covid-19”

mer 29 apr 2020 18:04 • By: Lorena Stablum

Nel 2020 si stimano presenze in calo fino al 45% per la montagna e fino al 66% per i laghi

Il 17 aprile scorso la Giunta provinciale ha approvato il disegno di legge per la riforma del settore turistico dando avvio all’iter di adozione. Da più parti – consiglieri provinciali di minoranza, sindacati ma anche operatori turistici – si sono sollevate perplessità sulla scelta di voler portare avanti una riorganizzazione del sistema in un momento particolarmente complesso e difficile per il settore. Il Coronavirus, si dice, ha cambiato tutto e il post Covid-19 non è probabilmente il momento più opportuno per affrontare un cambiamento che incide sulla riorganizzazione generale del turismo trentino. L’assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni coglie, invece, nella riforma un’opportunità in più per rilanciare il futuro. Ecco cosa diceva Nell’ultimo numero di NOS Magazine.

Qual è lo spirito della riforma?

La riforma posa su alcuni pilastri fondamentali: al centro di tutto ci deve essere il turista, i suoi bisogni e le sue necessità. Per questo motivo, punta su una maggiore attenzione alla qualità dell'accoglienza e al prodotto turistico. Il fine ultimo è quello di una maggior redditività per le nostre aziende. Dobbiamo avere delle aziende forti e pronte al rilancio: dopo la crisi che stiamo vivendo, il mercato sarà ancora più affamato e competitivo di quello che è oggi, specie dal 2021 quando – auspicabilmente – vi sarà di nuovo un turismo non solo domestico, ma anche estero. D'altra parte la riforma vuole disegnare un sistema del turismo trentino che sia in grado di rispondere alle grandi sfide che abbiamo di fronte: non possiamo procedere con velocità diverse, necessitiamo di un sistema di governance forte con organizzazioni (le Apt) efficienti ed efficaci che possano dare un'opportunità in più a tutto il Trentino, ora interamente a valenza turistica.

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Alla luce di quanto successo con l'emergenza sanitaria, l'iter di riforma proseguirà? O, invece, subirà un rallentamento per consentire al settore turistico di riprendersi prima di affrontare una riorganizzazione? Si prevede, sempre alla luce di quanto successo, qualche modifica o integrazione?

Qualsiasi persona attenta si sarà accorta che l'iter della riforma non è ancora iniziato formalmente, questo infatti inizierà soltanto con l'adozione del testo del disegno di legge da parte della Giunta provinciale, passaggio che sarà fatto nelle prossime settimane. Del resto c'è bisogno di dare avvio all'iter per poter discutere della cosa nella Commissione competente, procedendo con le audizioni necessarie. Chiaramente oggi la massima attenzione della Giunta provinciale è sulle misure urgenti a sostegno dell'economia, ciononostante la crisi causata dal Covid-19 richiede anche una risposta concreta per quanto riguarda il sistema di promozione. La riforma del turismo è un tassello fondamentale per dare forza e rilancio a tutto il settore, con uno sguardo specialmente al 2021 e al 2022. Dopo questa crisi nulla sarà più come prima.

Si ha già un'idea di quanto abbia inciso l'emergenza Covid-19 sul settore turistico e quali siano le prospettive per l'estate?

I primi dati in nostro possesso sono molto preoccupanti. L'intero comparto (13% del Pil oltre a tutto l'indotto) si è completamente fermato e ad oggi non abbiamo ancora certezza su cosa succederà, specialmente dal punto di vista sanitario, e quando si riuscirà in qualche modo a ripartire in sicurezza. Studi specifici per il settore turistico parlano di un calo di presenze sul 2020 che va dal -41% / -45% per la montagna, al -56% / -66% per i laghi, auspicando pur sempre di fare un agosto e una coda dell'estate sufficiente.

Quali misure si stanno studiando per far ripartire il settore turistico? Il post Covid-19 impone un cambio di strategia?

La priorità che ci siamo dati come Giunta provinciale è stata quella della liquidità e dell'accesso al credito per il mondo delle imprese. A questo scopo abbiamo promosso un protocollo con gli istituti di credito e abbiamo velocizzato l'iter delle pratiche di contributo già concesse, ma non sono che i primissimi interventi. Chiaramente il settore dei pubblici esercizi, della ricettività, della ristorazione e del commercio, ma più in generale tutto il terziario, sono i comparti che più sentono la crisi. Questa volta, a differenza del 2008-2009, la crisi nasce purtroppo direttamente dall'economia reale. Per questi motivi ci sarà un'attenzione particolare da parte nostra, a integrazione delle misure del Governo nazionale, con misure di sostegno dedicate. Parallelamente bisognerà trovare anche il momento del rilancio e per questo necessitiamo effettivamente di un cambio di strategia. L'obiettivo è quello di riuscire a investire, affrontando i cambiamenti che le nuove sfide richiedono per guardare con fiducia al domani. Per affrontare questi temi, ogni lunedì si riunisce una task force dedicata al turismo, mentre Trentino Marketing è attiva in coordinamento con le Apt nella definizione di una strategia di comunicazione comune, nella formazione e nella definizione di proposte di medio periodo che sappiano farsi carico dei cambiamenti in atto nella società e nella concezione della vacanza e del tempo libero.



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