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Il turismo di domani, idee per il dopo Coronavirus

La vacanza di domani sarà sempre più legata all’ambiente

mer 29 apr 2020 18:04 • By: Lorena Stablum

Per il presidente dell'Apt della Val di Sole Luciano Rizzi la riforma è un buon punto di partenza

Ottimista per la ripresa del settore turistico della Val di Sole, anche se non in tempi rapidissimi visto il prolungarsi dell’emergenza sanitaria legata a Covid-19, il presidente dell’Azienda per il turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi Luciano Rizzi, nel complesso, valuta positivamente la riforma del sistema turistico proposta dall’assessore Failoni. Piace la spinta privatistica e tutto sommato, per Rizzi, sembrano esserci aspetti positivi anche nella proposta di unione con l’Apt della Val di Non.

Come valuta la riforma proposta dalla giunta provinciale?

Ognuno legge la riforma dal proprio punto di vista. Abbiamo visto come spesso le Apt siano nell’occhio del ciclone della Corte dei Conti. Certamente la riforma va nel senso di aumentare l’impronta privatistica delle Apt per consentire di operare in modo più veloce e competitivo. La nostra Apt, già ora, ha un bilancio che è finanziato praticamente in egual misura da risorse pubbliche e private. Sarebbe difficile pensare di poter operare in regime pubblico, questo richiederebbe procedure e tempi troppo lunghi dovuti all’indizione, ad esempio, di gare d’appalto o alla turnazione dei fornitori.

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Da questo punto di vista ritengo positivo l’impianto. Inoltre, oggi le Apt e i sei consorzi si finanziano con un’imposta di soggiorno diversa da zona a zona più un fondo perequativo di 7 milioni che in futuro non si sa se continuerà a esserci.

Come valuta le modalità di accorpamento?

Ci sono i pro e i contro in ogni scelta. Se si desidera un’Apt molto più spinta sul turismo invernale certamente l’accorpamento della Val di Sole con la Val Rendena darebbe come risultato una macchina da guerra. Senza dimenticare le altre skiaree di Peio e del Tonale. Questa Apt richiederebbe una governance molto forte. D’altro canto, l’unione della Val di Sole con la Val di Non richiede evidentemente che ogni territorio abbia diritto alla propria autonomia su come investire i fondi. Con la tassa di soggiorno, oggi l’Apt della Val di Non copre il costo del personale. La Val di Sole, invece, è fortemente spinta sul privato. Credo che si debba fare un discorso di maturazione degli ambiti e mi interessano di più i programmi. La nostra esperienza, che ricordo non è solo sul settore invernale - abbiamo spinto molto anche sull’estate tanto che siamo arrivati al 45% di presenze turistiche estive sul totale - sommata alle capacità della Val di Non farà crescere tutti. Dovremo arrivare a una vera rappresentatività dell’ambito territoriale e scorporarci da un discorso di Val di Sole e Val di Non per far crescere tutti.

I NUMERI DELLA VAL DI SOLE

1957 anno di fondazione dell’Apt della Val di Sole

5,7 milioni di euro il bilancio complessivo

50% tasso di finanziamento pubblico nel 2020

25 dipendenti

12.000 posti letto alberghieri

38.000 posti letto extralberghieri stimati



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