Dalla città alla malga negli occhi dei turisti dell’estate solandra. Parliamo di questo che talvolta è un vero viaggio di scoperta con Attilio Brusaferri, accompagnatore di media montagna di Celledizzo, che spesso nel corso della stagione estiva ha raccontato agli ospiti della Val di Sole il mondo di persone e animali che gira intorno alle nostre malghe.

Come il turista vede il mondo dell’alpeggio? Le visite proposte riscuotono gradimento?

Il gradimento è senz’altro elevato, frutto del fascino della scoperta, della sorpresa. I più non sanno neanche cos’è una malga e la differenza con un maso.

Poi, nel corso della visita e acquisite tante informazioni, si dimostrano davvero interessati alle usanze e tradizioni del nostro territorio, compreso quanto riguarda i prodotti caseari e naturalmente il loro assaggio!

Quali sono gli aspetti che interessano di più?

Tutte le curiosità legate agli animali: tanti si meravigliano sapendo che le mucche salgono al pascolo con le loro zampe, che il pastore le mungeva tutte a mano o che tornano da sole allo stallone alla fine del pomeriggio, fino a sperimentare il motivo per cui il formaggio di malga è il migliore.

E i bambini, come vivono questa esperienza?

I bambini solitamente dapprima sono guardinghi, dato che non sono abituati a interagire con animali di questa stazza, ma imparano velocemente e ne sono fortemente attratti.

Qual è stata la domanda più intelligente che le è stata rivolta e quale meno?

Beh, un bambino ha notato che alcune mucche avevano le corna e altre no, chiedendone il motivo. Un altro mi ha chiesto perché il latte è bianco se mangiano l’erba verde…