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I nostri paesi

Da Malé a Malé, con mezzo giro del mondo

lun 31 ago 2020 19:08 • Dalla redazione

Una è la capitale delle Maldive, l'altra è il capoluogo della Val di Sole

Poco prima di scrivere questo articolo ho acceso lo smartphone e ho dato una sbirciata alle previsioni meteo della serata: a Malé per la notte era prevista una temperatura minima di 28°, mentre nel giorno successivo la massima avrebbe toccato quota 40°. Stupito e quasi incredulo mi sono stropicciato gli occhi, salvo poi accorgermi del consueto errore: l’app del telefonino, invece che sincronizzarsi con Malé capoluogo della Val di Sole, mi ha portato per qualche secondo a Malé, capitale delle Maldive! A molti cittadini maletani questo incidente di percorso sarà più volte capitato, ma di certo nelle valli del Noce ben pochi sanno di questa particolare analogia che collega il paese solandro a una città distante decine di migliaia di chilometri.

Andiamo dunque a scoprire quest’esotica Malé, città che con la borgata solandra condivide solamente il nome, compreso l’accento sulla “e” finale. La capitale maldiviana ha infatti una storia davvero particolare. Paradossalmente essa a livello geografi co è ben più piccola del comune solandro (5 km quadrati contro 26,5), ma conta una popolazione 50 volte superiore alla Borgata della Val di Sole, che arriva circa 2200 anime. Malé, capitale delle Maldive, è infatti tra le capitali più piccole al mondo, poiché si trova adagiata su un omonimo atollo grande poco più di 5 km quadrati. Qui vive un quarto della popolazione delle intere Maldive, per una percentuale di densità che sfiora le 20mila unità per km quadrato. Malé è una città con alti palazzi, strade asfaltate ed è praticamente priva di spiagge. L’isola è infatti circondata su tutti i lati da muretti e, nella vecchia zona del bazar, dove si trova il centro del commercio, i vicoli sono così stretti che un veicolo potrebbe non passarci. Ecco un’analogia, con la nostra “strénta”, da tempo regolata da semaforo. Lo spazio a disposizione dei cittadini è ormai arrivato al minimo sopportabile, tanto che, pochi anni fa, a poca distanza da Malé è nata Hulhumale, un’isola artificiale dove ora vivono più di 20.000 persone. Il motivo della sua creazione è stato solo la mancanza di spazio nella capitale. La realizzazione di questa isola si stima sia costata allo stato più di 65 milioni di dollari tra bonifica e costruzione, ma le cifre sono in continuo aggiornamento. L’isola è stata realizzata due metri sopra il livello del mare in previsione degli effetti del riscaldamento globale.

Per quanto riguarda la storia insediativa, forse le due Malé, così lontane fra loro, sono pressappoco coetanee: le isole maldiviane vennero colonizzate intorno al 1500 a.C., quando da noi eravamo in piena Età del Bronzo, e probabilmente anche il conoide maletano era popolato… Che si fa, ci gemelliamo? Per svernare sarebbe una destinazione niente male… o Malé?



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