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Dopo Covid: turismo nelle Valli del Noce

L’estate regge per le società funiviarie della Val di Sole

ven 09 ott 2020 13:10 • By: Lorena Stablum

E per l’inverno si fa rete tra le località turistiche

«Sopra le aspettative». È la frase che descrive la stagione estiva che va in archivio. Anche per le società funiviarie della Val di Sole. Da Folgarida Marilleva al Tonale fino alla Val di Peio. A metà settembre, è ancora presto per dare i numeri definitivi ma qualche idea sull’andamento della stagione si ha già e la sensazione è che, se i mesi di giugno e luglio abbiano scontato la situazione d’emergenza, agosto invece si sia mostrato in linea con gli anni precedenti. Ma vediamo un po’ come è stata vissuta nelle varie zone l’estate del Covid.

Folgarida Marilleva. Per la società, guidata da Sergio Collini, quello che si sta chiudendo è stato perlopiù un periodo di grandi investimenti e lavori in quota mirati al miglioramento del demanio sciabile. Ecco che si è approfittato della bella stagione per sistemare la rete dei tracciati, con l’ampliamento e la messa in sicurezza delle piste Panoramica e delle Rocce, si sono realizzati tutti quei lavori propedeutici alla creazione del bacino artificiale per l’accumulo dell’acqua in Val Mastellina e si è messo mano alla riqualificazione dell’immobile ora chiamato Ristorante Bar Alpe Daolasa 2.045 in modo da creare più spazio per la clientela. «Inoltre, siamo intervenuti sull’impianto di Daolasa per sostituire l’azionamento della cabinovia e aumentare la portata da 2.

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000 a 2.600 persone all’ora. Cosa che ci permetterà di avere un trasporto più fluido - spiega il direttore generale di Funivie Folgarida Marilleva Cristian Gasperi, che evidenzia anche come i dati per il mese di agosto siano positivi -. Gli impianti di Folgarida e Marilleva 1.400 segnano una crescita rispetto all’anno scorso avendo beneficiato anche dei flussi che prima partivano da Daolasa. In generale, il risultato è positivo considerato anche il fatto che diversi alberghi sono rimasti chiusi. A Marilleva 1.400 dove non ci sono state molte strutture aperte l’impianto ha comunque registrato una crescita dei flussi su agosto».

Tonale. «C’era voglia di stare all’aria aperta» commenta il consigliere delegato del Consorzio Ponte di Legno Tonale Michele Bertolini, che se per giugno e luglio parla di un calo generale, per agosto stima un andamento in linea con quello dello scorso anno. «Abbiamo visto crescere il tasso di occupazione degli appartamenti – spiega ancora – e i proprietari di seconde case sono tornati in vacanza da noi anche per lunghi periodi, come da anni non succedeva. Molto bene è andato il bike park che ha viaggiato su livelli doppi rispetto all’anno scorso. Credo che per il Tonale quest’estate sia stata un’opportunità: abbiamo scoperto che la nostra località in quota ha delle potenzialità estive sulle quali dovremo investire di più».

Peio. Con il senno di poi, dice quindi, il direttore di Pejo Funivie Simone Pegolotti, la stagione è positiva: «Stimiamo di chiudere con un -10%». Anche nella Valeta, la riscoperta, oltre che per la montagna in generale, è stata per gli appartamenti e per le seconde case dove i proprietari hanno approfittato per fare vacanze anche molto lunghe. «In giro, si sono visti molti escursionisti e molti più giovani» conclude.

Inverno. Archiviata la stagione estiva, si guarda a quella invernale non senza tradire una qualche preoccupazione legata soprattutto ai mercati esteri. «Sarà una corsa al last minute e vedo qualche difficoltà sul mercato dei tour operator» afferma Pegolotti. «Si lavora - aggiunge poi Bertolini - come se si predisponesse una stagione invernale normale anche se con qualche attenzione in più sul mercato italiano, che durante l’estate ha dato un’ottima risposta». E per non farsi trovare impreparati si lavora non solo sui tavoli provinciali o quelli di categoria, ma anche a livello regionale e con gli Stati vicini. Il Covid ha imposto un cambio di marcia e, come sottolinea Gasperi, ha portato a fare rete tra le diverse realtà turistiche.

 



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