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Ritiro dei ghiacciai, una vera emergenza ecologica

dom 09 mag 2021 14:05 • Dalla redazione

L’appello di 11 scienziati italiani che chiedono di avviare il monitoraggio della biodiversità di questi ambienti

TRENTO. Il ritiro dei ghiacciai, e la conseguente perdita di biodiversità di questi ambienti, è un tema che ormai non può essere più ignorato. È un vero e proprio appello quello che un gruppo di 11 scienziati italiani lancia dalle pagine della nota rivista internazionale Biodiversity and Conservation. Coordinati da Mauro Gobbi del MUSE – Museo delle Scienze di Trento e Marco Caccianiga dell’Università degli Studi di Milano, gli scienziati intendono richiamare l’attenzione dell’Unione Europea, degli enti locali deputati alla conservazione della natura e dell’opinione pubblica su quanto sta avvenendo agli ambienti glaciali, a seguito del ritiro dei ghiacciai, che sta interessando il nostro territorio, così come quello alpino europeo.

. “Sui ghiacciai c’è vita! Sono molteplici gli organismi adattati a vivere in condizioni ambientali estreme, abbiamo però una conoscenza ancora troppo frammentaria – introduce Gobbi, primo autore dell’articolo –, ma quando i ghiacciai non ci saranno più cosa avremo perso dal punto di vista biologico, e con che conseguenze?”.

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La Direttiva Habitat, che è lo strumento adottato dall’Unione Europea per preservare e monitorare la biodiversità nel territorio degli Stati membri, include i ghiacciai tra gli habitat protetti indicandoli come “Ghiacciai Permanenti – Codice 8340”. Dei 123 siti di importanza comunitaria che al loro interno possiedono ghiacciai, il 50% si trova in Italia. Nonostante siano molteplici gli studi che i glaciologi stanno svolgendo sui ghiacciai di tutto il mondo ad oggi rimangono poco considerati gli aspetti relativi la biodiversità che essi ospitano. I ghiacciai da più di due secoli stimolano il desiderio di avventura, di scoperta e di sfida con sé stessi di alpinisti ed esploratori. Nella percezione comune, sono elementi che caratterizzano il paesaggio d’alta quota delle Alpi, ma sono anche l’esempio più chiaro, ed emotivamente impattante, degli effetti del riscaldamento globale.

Quello che preoccupa gli scienziati è che senza una accurata conoscenza della biodiversità glaciale, e il suo monitoraggio nel tempo, non si potranno comprendere gli effetti negativi che avrà la scomparsa dei ghiacciai sul funzionamento degli ecosistemi e quindi anche sul nostro stile di vita. Inoltre, ci sono alcuni ghiacciai che non rientrano in aree protette quindi non sono soggetti a forme di tutela. Ecco quindi che l’appello che gli undici scienziati, firmatari dell’articolo, rivolgono all’Unione Europea, così come agli enti locali deputati alla conservazione della natura, è di avviare con urgenza un piano di monitoraggio della biodiversità degli ambienti glaciali. 



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