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Giornate Fai di Primavera, la cultura riparte da Mezzana

lun 17 mag 2021 10:05 • Dalla redazione

Un successo le visite al molino e all’antica fucina del fabbro

MEZZANA. C’è voglia di cultura e di tornare a vivere momenti in condivisione autentica. Sono tornate in Val di Sole, dopo un anno e più di assenza, le Giornate FAI di Primavera. Giunte alla 29esima edizione, la manifestazione che permette di scoprire con occhi nuovi le meraviglie e gli angoli nascosti d’Italia si è tenuta quest’anno, per la ripartenza della cultura, a Mezzana dove si sono potuto visitare il vecchio molino, Luogo del Cuore FAI, e l’antica officina del fabbro. Una proposta culturale, quella fatta dal Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non in collaborazione con il Comune di Mezzana e numerosi volontari, che è stata molto apprezzata dai visitatori che, nonostante i numeri contingentati per rispettare la normativa anti contagio, sono arrivati da tutto il Trentino.

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La giornata di visita è partita dalla chiesa dei Santi Pietro e Paolo e dalla collegata chiesa della Madonna del Caravaggio. I visitatori poi gustare il “pan del molinar” preparato per l’occasione dai ragazzi del Cfp Enaip di Ossana e hanno potuto vedere il film documentario girato nel 1977 da Claudio Redolfi dal titolo “L’erede di Moresana” che, ripercorrendo la vita di Salvatore (“El Salvin”) e Bruna in un maso di alta montagna, narra lo spopolamento delle terre alte. In due occasioni, poi visita si è conclusa con una passeggiata lungo l’antica via che conduceva al paesino di Roncio fino a raggiungere la chiesetta dei Santi Romedio e Barbara dove Nicola Dalla Valle ha incantato il pubblico con le note della sua fisarmonica. 



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