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Funivie, bilancio difficile ma c'è fiducia sul futuro

sab 04 set 2021 20:09 • Dalla redazione

Il presidente Collini conferma il piano d'investimenti e la volontà di ampliare il demanio sciabile

FOLGARIDA. È un bilancio pesante, il più difficile e amaro della sua storia, quello che stamattina si è trovata ad approvare l’assemblea dei soci di Funivie Folgarida Marilleva spa. Un esercizio, quello del 2020-2021, che è pesantemente segnato dagli effetti negativi della pandemia che non ha consentito alle società impiantistiche, e alla montagna in generale, di celebrare la passata stagione invernale.

«La scorsa estate, dopo il lungo lockdown primaverile, aveva fatto presagire un ritorno alla normalità e quindi la ripresa di spostamenti e flussi turistici - ha spiegato il presidente Sergio Collini, illustrando i dati di bilancio -. La società durante l’estate, quindi, ha investito in ambito tecnologico e organizzativo per presentarsi pronta all’avvio della stagione sciistica, al fine di poter garantire il pieno rispetto dei protocolli sanitari e l’eventuale contingentamento degli ingressi ma, purtroppo, l’inizio della stagione dello sci è stato progressivamente rinviato dalle autorità governative, sino a essere di fatto escluso, con il provvedimento normativo del 6 marzo 2021». Un evento questo che ha segnato profondamente l’esito dell’esercizio finanziario (come si può vedere nella tabella riportata nella foto) e che, «associato a una struttura di costi fissi a elevata incidenza e agli importanti investimenti dell’estate 2020 – ha aggiunto il presidente Collini -, ha portato la società ad avere significative carenze di cassa, oltre a un bilancio con una perdita rilevante e una conseguente posizione finanziaria netta appesantita», nonostante la rigorosa e puntuale azione di contenimento dei costi, gli accordi raggiunti di dilazione dei pagamenti con i principali fornitori, l’accensione di nuovi finanziamenti e all’ottenimento di una ha moratoria da parte degli istituti di credito per la sospensione dei rimborsi dei mutui in essere.

Elektrodemo

Collini, però, si è detto fiducioso per il futuro – da un lato, i vaccini fanno presagire un miglioramento della situazione pandemica, una ragionevole ipotesi ragionevole la riapertura degli impianti durante la prossima stagione e la partita dei ristori, che come assicurato dall’assessore provinciale Roberto Failoni, dovrebbe chiudersi a breve – tanto da non ritenere, nell’arco dei prossimi 12 mesi, esistere elementi negativi per la continuità aziendale e fugare il timori di un socio su un possibile aumento di capitale. Il presidente Collini ha anche confermato il piano d’investimenti con le previsioni individuate sull’ampliamento del demanio sciabile. «Questo obiettivo continua a essere prioritario e lo ribadiamo con forza – ha rimarcato infatti Collini -. Siamo stretti e ci occorrono spazi. Viviamo in un contesto ambientale di assoluto pregio che non vogliamo certamente turbare, ma chiediamo di poter usare il territorio con regole e obiettivi corretti. Un ulteriore collegamento tra Folgarida e Campiglio è necessario anche per garantire il distanziamento».

L’assessore Failoni è quindi intervenuto per dare chiarimenti sulla questione dei ristori e ha, inoltre, evidenziato come sia già stato concordato con il Ministro Garavaglia un incontro congiunto tra il settore turistico e la sanità per concordare i protocolli in vista della stagione invernale. Il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola, così come ha fatto il sindaco di Dimaro Folgarida e membro del consiglio di amministrazione della società Andrea Lazzaroni, ha, poi, evidenziato come a oggi non esistano prodotti alternativi allo sci capaci di generare un indotto simile a quello dello sci. Luciano Rizzi, presidente dell’Apt della Val di Sole e consigliere nel cda di Funivie, ha ricordato il grande sforzo fatto per promuovere, oltre che la stagione invernale, anche quella estiva e, in particolare, grazie all’offerta legata alla bike, mentre il sindaco di Mezzana Giacomo Redolfi è tornato sulla questione degli investimenti auspicandosi che si possa trovare il giusto equilibrio tra gli obiettivi di sviluppo della società e le esigenze di tutela ambientale.

 



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