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Orso del Peller: Gassmann, dovete vergognarvi

ven 26 giu 2020 21:06 • Dalla redazione

L'attore non risparmia critiche al presidente Fugatti, mentre il Ministro Costa valuta l'impugnazione all'ordinanza

"Noi siamo circa 60.000.000, gli orsi in Trentino circa 80, gli abbiamo invaso ogni spazio, depredato, cementificato, disboscato, sversato, bruciato, e ora ne abbattete uno con prole perché sostenete sia pericoloso? Lui pericoloso?! Siete degli incapaci e dovete vergognarvi". Lo scrive Alessandro Gassmann su Twitter in riferimento all'ordinanza di abbattimento dell'orso che ha ferito due uomini sul Monte Peller. Intanto cresce velocemente la petizione lanciata dal WWF Italia su change.org contro l’uccisione “automatica dell’orso”: 11 mila (alle 21.

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30 di oggi) le persone che l'hanno firmata. 

Solo ieri, il ministro dell’Ambiente Servio Costa ha scritto al presidente della Provincia Maurizio Fugatti una lettera nella quale il Ministero starebbe valutando i “presupposti giuridici per impugnare ordinanza”. “Comprendo la preoccupazione della cittadinanza – afferma Costa in una nota diffusa dal Ministero - ma ritengo necessario ricostruire bene l’accaduto attraverso una dettagliata relazione tecnica che, sicuramente il personale del Corpo forestale provinciale starà predisponendo, considerato anche che questi episodi sono estremamente rari in Italia”.

Il ministro, quindi, sostiene che si individui con “estrema certezza l’esemplare coinvolto nella vicenda in quanto, se responsabile dell’aggressione fosse una femmina con cuccioli, si potrebbe fornire una plausibile interpretazione etologica dell’episodio” e si dice contrario alla parte dell’ordinanza emanata da Fugatti a ventiquattro ore dall’accaduto dove si invita la forestale a monitorare l’area, raccogliere elementi sull’individuo e ad ucciderlo “perché – spiega - la ritengo una decisione impulsiva che non favorisce un’analisi degli elementi di contesto e aggrava lo scontro pubblico, già non semplice da gestire, sulla convivenza tra uomo e fauna selvatica negli ambienti alpini”.

 



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