gio 17 nov 2022 09:11 • Dalla redazione
Un patto di collaborazione per rendere ancora più efficiente la macchina dei soccorsi sulle montagne trentine
TRENTO. Lunedì scorso la presidente dell"associazione gestori rifugi del Trentino Roberta Silva e il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino Walter Cainelli hanno firmato un accordo per rinnovare l"impegno a collaborare nell"interesse dei frequentatori della montagna che, in situazioni di difficoltà e di pericolo, potrebbero avere bisogno di aiuto.
Alla base dell"accordo vi è il riconoscimento reciproco del ruolo fondamentale svolto: da una parte i rifugi, presidi indispensabili delle terre alte che racchiudono nel nome il proprio senso, l"accoglienza e la protezione; dall"altra il Soccorso Alpino e Speleologico che ha il compito di prestare soccorso sanitario in ambiente montano, impervio ed ipogeo.
"Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino "“ dichiara il Presidente dell"ente Walter Cainelli "“ ha sempre collaborato con i rifugisti, quando le operazioni di soccorso si svolgono nei pressi di un rifugio. Con questo accordo non vogliamo fare altro che rafforzare questa sinergia, fissando procedure precise e fornendo strumenti adeguati a queste figure centrali del mondo della montagna. Per noi soccorritori essi rappresentano delle vere e proprie sentinelle su cui fare affidamento".
"Tengo molto a quest"accordo che prevede il riconoscimento all"interno dell"organico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino della figura del rifugista. Rifugi come campo base del Soccorso Alpino "“ ribadisce Roberta Silva, Presidente dell"Associazione gestori rifugi del Trentino "“ in una realtà dove rifugi e rifugisti incarnano da sempre questo ruolo di presidio della montagna, fornendo nelle aree di pertinenza, quando necessario, il supporto immediato e diretto al Soccorso Alpino, ed essendo di fatto il "trait d"union" sul campo tra persona bisognosa di soccorso ed i soccorritori stessi. Quest"accordo sancisce ulteriormente l"unione tra capisaldi della montagna nell"intervento alle persone in difficoltà . Un lavoro di squadra, con l"obiettivo di offrire presenza, assistenza ai frequentatori della montagna e anche cultura nella frequentazione prudente di un ambiente unico, da affrontare adeguatamente".
L"accordo prevede il riconoscimento all"interno dell"organico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino della figura del rifugista, a cui verrà fornita una radio per facilitare le comunicazioni con i soccorritori nel caso in cui ci fosse un intervento nelle vicinanze del rifugio, e un jacket ad alta visibilità da indossare durante le eventuali operazioni di soccorso - siano esse svolte via terra o con l"elicottero - per renderlo riconoscibile. Inoltre, il rifugista, se ne ha la possibilità , garantirà uno spazio all"interno del rifugio dove poter riporre materiale da soccorso, che potrà essere recuperato dal personale del Soccorso Alpino e Speleologico in caso di necessità . Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino si impegnerà a fornire ai rifugisti una formazione adeguata per una corretta gestione delle comunicazioni via radio e sul campo, oltre a garantire la manutenzione del materiale depositato in rifugio.