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A proveder da la Ester

gio 08 dic 2022 10:12 • Contenuto a Pagamento  

Alimentari Endrighi, un servizio alla comunità di Don

La storia degli Alimentari Endrighi affonda le radici negli anni ’30 del secolo scorso, quando l’agricoltura garantiva la sopravvivenza della stragrande maggioranza delle famiglie lasciando ben poco posto alla vendita di prodotti in negozio (coloniali, sale, zucchero, olio, “bombi”, “zirele” e poco altro). L’attività di vendita alimentari si era affiancata a un’osteria - trattoria, che Valente Endrighi – con i proventi di attività stagionali e del lavoro come minatore nella galleria del Voralberg - aveva avviato già da tempo, lasciandola poi al figlio Giuseppe, sposato con Ester Endrighi. Quest’ultima, vera capostipite dell’attività, a soli 33 anni di età, rimane vedova in tempi molto duri e con a carico quattro marmocchi sotto i 10 anni. Si avventura nell’impresa di aprire un negozio di generi alimentari. La tenacia e l’intraprendenza della titolare diventa il simbolo del “lavoro femminile”, duro, quasi eroico ma svolto con umanità e dedizione.

Erano tempi in cui il denaro liquido era cosa rara e i debiti “notati” sul libretto venivano incassati dopo mesi e mesi (quando le famiglie vendevano un vitello o incassavano i proventi di un lavoro saltuario o ricevevano i soldi del burro e del formaggio dal caseificio turnario).

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Alla fine degli anni ’50, dopo la frequenza delle Scuole commerciali a Trento e un tirocinio di apprendistato al SAIT di Fondo, si affianca alla madre Ester il primogenito Silvano. I cambiamenti economici e sociali dei primi anni ’60 erano alle porte ed esigevano intraprendenza e creatività. Silvano cerca di migliorare il servizio: nuovi spazi, nuove merci raggruppate sotto il nome di “generi misti”, servizi supplementari (bombole di gas, lampadine, mangimi, anticrittogamici, articoli di ferramenta, ecc.).

Alla graduale chiusura delle stalle del paese e al venir meno nelle famiglie dei relativi prodotti sopperisce Silvano, che - con l’aiuto di Enrico Endrizzi - produce, con maiali del posto, le apprezzatissime “lugiange fresce”, che diventano ben presto la ghiottoneria per i pranzi domenicali e per le “feste campestri”, espressioni di una ritrovata socialità paesana, a cui si univano - in un inedito cameratismo - anche i primi villeggianti del paese. La gestione attenta e professionale ha fatto degli Alimentari Endrighi un punto di riferimento anche extrapaesano: i “borari”, i “ciaradori” e i “sieiadori” della pieve di Sanzeno - andando e tornando dai loro prati sul Roen - non potevano dimenticare di fare una sosta obbligata “da la Ester” per acquistare il pane fresco, per una saporita merenda o un semplice bicchiere di vino. Dopo la morte del “gestore storico” Silvano nel 2015, la staffetta passa ai due figli, Lorenzo e Luca. I tempi sono cambiati, le esigenze aumentate, i prodotti in vendita sempre più numerosi: il piccolo negozio diventa un moderno e attrezzato supermercato. La scuola di macellaio e cuoco ha permesso inoltre a Luca di ampliare i servizi alimentari, affiancando al banco una macelleria e un reparto gastronomico, molto apprezzato da paesani e ospiti. Continua così, con i necessari adeguamenti, il percorso secolare di servizio alla comunità di Don, percorso che ha saputo via via adattarsi ai cambiamenti della società e che tuttora prosegue, nonostante i profondi sconvolgimenti tecnologici e sociali in atto. Gli Alimentari Endrighi, coerenti con la loro vocazione commerciale e in continuità con la storia della famiglia, continuano così a garantire un servizio essenziale per gli abitanti del paese e a porre un freno al processo di “desertificazione sociale” delle nostre piccole comunità montane.



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