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Valli di spiritualità: dove il benessere torna al centro

sab 05 ago 2023 13:08 • By: Giulia Colangeli

Per un punto di vista olistico sulla propria vita le proposte in Val di Sole non mancano, al contrario, sono in espansione

Alessia Paganini

VAL DI SOLE. Diresti mai che in Val di Sole abbondano le opportunità di praticare yoga, arti marziali o sperimentare il suono delle campane tibetane? Che aumentano i numeri di naturopati e operatori olistici? Che una volta – e più – a settimana, si riuniscono gruppi di meditazione, gratuitamente? Che il benessere di una persona non possa e non debba essere misurato solamente in termini psicofisici, ormai, non è più un mistero.

Se accanto alla salute in senso stretto, quella del corpo, non venissero analizzati come parametri del benessere l’ambiente circostante (anche in termini visivi, oltre che esperienziali), le diverse forme di socialità, le attività ricreative e quelle che promuovono lo sviluppo cognitivo… il calcolo andrebbe a toccare solo una minima parte di ciò che realmente siamo.

La difficoltà di questi territori più facilmente riscontrabile è quella di fare rete: determinate dimensioni non emergono perché poco pubblicizzate o, nel contesto di valle e valli, geograficamente scomode da raggiungere. Eppure, le proposte non mancano, al contrario, sono in progressivo aumento ed espansione.

L’Associazione Pranic Healing Trentino-Alto Adige, attiva sul territorio da anni, garantisce ai suoi soci l’opportunità di praticare insieme, ogni settimana, la Meditazione sui Cuori Gemelli. Fa riferimento all’Università Popolare Arti e Scienze Interiori di Pasian di Prato (UD), scuola di formazione per terapeuti e istituzione che ha come missione condividere i fondamenti della ‘guarigione pranica’, sapere che unisce tecniche di pranoterapia a un percorso di evoluzione personale.

Alessia Paganini, nel ruolo di terapeuta e Presidente, sottolinea quanto il principale impegno dell’associazione sia quello di “[…] offrire la possibilità di fare esperienza del benessere psicofisico - che si ottiene con la pratica costante della meditazione -, e l’opportunità di imparare l’arte della guarigione pranica che studia l’uomo, i suoi veicoli o corpi energetici e i centri energetici chiamati chakra”.

Come molti – enti e singoli – l’Associazione è stata presente all’evento “BenESSERE” dello scorso 28 maggio a Caldes.

Anche Sonia Tevini, insegnante di yoga ‘integrale’ secondo il metodo Satyananda, commenta con semplicità ma profonda chiarezza l’importanza di una disciplina spirituale: “Lo yoga per me è uno strumento per arrivare a un obiettivo, che sia la consapevolezza spirituale ma non solo. Ognuno sceglie poi, giustamente, lo strumento che è più affine alla propria personalità.

Adesso il bisogno è più accentuato, per quanto la scienza sia all’avanguardia rimangono certi aspetti che non si capiscono, cose ‘invisibili’ che danno fastidio alle analisi. Le persone cercano queste esperienze e questi stili di vita, perché comunque vivono in un ambiente strettamente in connessione con la natura. Ho notato molte tendenze introspettive, una piacevole scoperta mentre il contesto di valle suggerirebbe il contrario”.

E se si vogliono scoprire altre opportunità formative, basti ricordare la recente nascita dell’associazione Punto Riflesso, che racchiude l’insegnamento di più discipline e garantisce corsi di formazione con iscrizione all’albo degli operatori olistici; la riflessologia plantare e la ‘cupping therapy’ sono solo due tra le numerose proposte messe in campo dall’associazione.

Non necessariamente si tratta di liberi professionisti o di scuole professionalizzanti: esistono realtà che non hanno altro scopo che non sia diffondere insegnamenti e promuovere uno stile di vita, spiritualmente e fisicamente, più sano.

Notevoli presenti all’evento sopracitato sono stati istruttori di arti marziali, artigiani del legno, riflessologi, massoterapisti e tarologi, rappresentanti di piccole e medie aziende impegnate nell’ambito del benessere olistico – prodotti fitoterapici, oli essenziali –, giovani e meno giovani che hanno reso la loro chiamata spirituale ‘alternativa’ una realtà concreta.

Sonia Tevini

Ma, soprattutto, professionisti o appassionati che vivono questo territorio e lo arricchiscono.

Laddove nascono siti web e profili social di chi improvvisa routine pseudo-sportive o pillole di spiritualità spicciola, ancor più urgente è dar valore a insegnanti preparati, realtà che fanno fatica a radicarsi alla quota dei larici, a una sala confortevole e un gruppo con cui condividere, non lo schermo del proprio cellulare che separa e annichilisce.

A due mesi dall’acclamato evento la riflessione sorge spontanea: se è vero che a domanda segue risposta, altrettanto vero è che la domanda ha la sua origine in un bisogno.

Tale sovrabbondanza di tecniche – sempre meno ‘alternative’, dunque, se così presenti nella nostra quotidianità – in equilibrio tra la spiritualità e la medicina non possono che essersi radicate, in Occidente come in Oriente, a partire da una ricerca comune: la necessità, assente ingiustificata fino a tempi più recenti (e più maturi nell’accoglienza di certe vie), di qualcos’Altro.

I tempi sono cambiati perché gli esseri umani protagonisti – e motori – dei tempi sono cambiati, i loro bisogni si sono evoluti e la loro conoscenza si è ampliata: forse non si arriverà presto al declino della tradizione, ma di certo il mondo ‘olistico’ sta ricevendo sempre maggior consenso e trovando spazio in territori anche decentralizzati.

Che il vento di nuove strade e punti di vista differenti possa portare guarigione a chi la cerca e un benessere che non ignora alcun lato della persona, che integri la sua natura fisica a quella spirituale – per chi ha Fede – e che un luogo in intima connessione con la natura, come queste splendide valli, possa favorire l’incontro e l’integrazione di tutto ciò che è terapeutico: un augurio, o forse già la realtà.



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