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Rifugio Dorigoni: escursioni estive in Val di Rabbi (1)

mar 22 ago 2023 13:08 • By: Giulia Colangeli

Una rete di sentieri che unisce la Val di Rabbi, la Val di Peio, la Val Martello e la Val d’Ultimo

Situato sopra un vasto gradino roccioso a quota 2436 metri, il Rifugio Dorigoni domina la soleggiata prateria alpina dell’Alta Val Saènt, cuore pulsante del Parco Nazionale dello Stelvio e appendice di grande interesse naturalistico della Val di Rabbi.

È posto all’incrocio fra quattro splendide valli: la Val di Rabbi, la Val di Peio, la Val Martello e la Val d'Ultimo, e costituisce la base d’appoggio migliore per le rispettive traversate ed escursioni a cavallo tra le valli.

Ad accogliere gli ‘ospiti’ dal 20 giugno al 20 settembre, al Rifugio Dorigoni, è la famiglia Iachelini, che da quarant’anni se ne prende cura e che con passione ha dedicato tempo ed energie a progressive evoluzioni della vita in quota: l’impianto per la potabilizzazione dell’acqua, l’orto, il percorso Kneipp. Oggi la struttura è completamente rinnovata, dispone di 75 posti letto (in camere multiple, con bagni comuni e servizio doccia); i rifornimenti giungono in elicottero ogni tre settimane.

L’ambiente che circonda la struttura è un luogo di enorme pregio, e l’ampio ventaglio di percorsi che conducono al Rifugio non fanno altro che aggiungere valore al valore: le Cascate di Saènt, il Sentiero dei Larici Monumentali, i Laghi Sternài e l’alta quota del Ghiacciaio del Càreser sono solo alcuni punti di interesse della valle, una tra le più belle dell’arco alpino e non ancora presa d’assalto dal turismo di massa.

Il principale sentiero di accesso al Rifugio Dorigoni dalla Val di Rabbi è il numero 106: dal parcheggio del Còler (1380m, presso località Somrabbi) o dalla Malga Stablasòlo (1539m) è possibile mantenere la sinistra (destra orografica) seguendo la via più diretta o prendere il sentiero sulla destra (sinistra orografica) per le Cascate di Saènt.

La seconda opzione allunga il giro di una ventina di minuti, ma l’ambiente ripaga la piccola fatica; il tempo di percorrenza è indicativamente di 3.30 ore, con un dislivello positivo di circa 1000 m e uno sviluppo di 8 km.

Le due varianti si incontrano al Doss della Cross, dopo un primo salto e una sezione interamente incorniciata dai larici.

Successivamente il sentiero incontra e attraversa il Prà di Saènt, salendo fino a Malga Vècla: il bosco finisce e l’ambiente si apre improvvisamente, mostrando il secondo salto che prende il nome di “Sentiero degli Alpinisti”, un tratto particolarmente ripido che porta velocemente a quota 2100m, presso località La Palina. Si tratta di un punto panoramico sul Prà e su tutta la valle, l’ultimo ristoro prima dell’arrivo.

Da qui, gli ultimi 300 m di dislivello si risolvono in un placido proseguimento lungo il torrente con successivo attraversamento del Rabbiés, fino all’apparizione del Rifugio.

Un’ulteriore variante - da percorrere rientrando, per godere di una vista diversa rispetto all’andata - passa per il Baito Campisol (2432m) seguendo il sentiero 128, a partire dal bivio tra 106 e 128 posto sotto il Rifugio.

Si tenga presente che in tutti i giorni di luglio e agosto la viabilità tra Somrabbi e il parcheggio del Còler è chiusa al traffico dalle ore 9:45 alle ore 17:00 e per raggiungere i principali punti di partenza dei sentieri (Còler e Malga Stablasòlo) è stato istituito un servizio navetta da località ‘Plaze de Forni’.

Ma non finisce qui. Le strade del Rifugio Dorigoni sono ‘infinite’: si può passare per i Laghi Sternai, allungando il giro e aggiungendo dislivello, o provenire dal Rifugio Guido Larcher al Cevedale (in una traversata di circa 6.00 ore a partire dalla Val Venezia, sul pendio meridionale del monte Cevedale, passando per la Vedretta del Careser e oltre la Bocca di Saent situata a quota 3121m).

Dal Rifugio Dorigoni è possibile ascendere la vicina Cima Collecchio (2957m) e raggiungere il Rifugio Lago Corvo (2437m).

Gli itinerari possono comprendere cime e concatenamenti di vette, così come piacevoli giri presso i laghetti e lungo il torrente.

(continua)



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