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Futuriamo: Malé scopre forze e debolezze

ven 06 ott 2023 14:10 • By: Giulia Colangeli

Il primo workshop è stato accolto e partecipato con entusiasmo

MALÉ. Si è conclusa giovedì 5 ottobre la prima serata del progetto partecipativo “Futuriamo”, con la realizzazione del primo - dei tre - workshop in programma dedicato all’osservazione e comprensione di Malé, delle sue frazioni, della sua attualità ricca di sfumature sociali, culturali e geografiche. I presenti hanno avuto occasione di sedersi - letteralmente - a tavolino per riflettere su quattro macroaree interessanti tutta la popolazione: turismo-economia, usi-costruito-mobilità-abbandono, servizi-socialità, agricoltura-paesaggio. Ogni materia è stata concretamente rappresentata da un tavolo (fisico) sul quale riflettere a rotazione, su turni di venticinque minuti: quattro erano i gruppi per i quattro argomenti, su quattro animati tavoli. Gli strumenti del mestiere a disposizione: penne, fogli, una fedele riproduzione cartografica di Malé, delle sue frazioni e dell’intera valle, il dialogo, la mediazione di esperti.

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Sono intervenuti per guidare le discussioni - e raccogliere le proposte di tutti - i due architetti a capo del progetto, Mauro Marinelli e Mirko Franzoso, due studentesse tirocinanti dell’Università di Trento Caterina Angeli e Alessia Benedetti, la giornalista Lorena Stablum, Claudia Santini, Tiziano Deromedi e la docente Alisia Tognon del dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano.

Il nutrito gruppo di partecipanti si è interrogato sui punti di forza e sulle debolezze dell’odierna Malé, sottolineandone le opportunità da valorizzare e i rischi da non ignorare: centrale è risultato il tema della mobilità, vivacemente argomentato l’equilibrio da mantenere tra l’indiscussa vocazione turistica del paese e il rischio di una progressiva trasformazione in ‘divertimentificio’. Tra i giovani presenti, numericamente inferiori rispetto alla schiacciante maggioranza di over 50, non sono mancate puntualizzazioni con attenzione alla questione climatica e all’impatto ambientale di eventuali future proposte; a lungo sono state discusse questioni legate alla sanità, con riferimento all’alta percentuale di persone in età senile, in netta correlazione con i temi caldi dell’inclusività e dell’accessibilità. Dunque, che aspetto dare alla Malé del domani?

Le basi sono state poste: nel prossimo incontro, previsto in data 26 novembre (anch’esso aperto a tutta la cittadinanza), si passerà dalla mappatura del presente all’immaginazione collettiva del futuro.



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