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San Romedio, il santuario Patrimonio dell’Umanità Unesco

mar 10 nov 2020 09:11 • Dalla redazione

Il Consiglio provinciale approva la mozione di Paola Demagri per l’avvio dell’iter

Un luogo di culto e pellegrinaggio, tra i segni della cristianità medievale più interessante del Trentino. Tanto importante che lo si vuole inserire nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. Questo è l’obiettivo della mozione promossa da Paola Demagri (Patt), approvata ieri all’unanimità dal Consiglio provinciale e che impegna la Giunta ad avviare presso l’Unesco l’iter per il riconoscimento del Santuario di San Romedio quale “Patrimonio dell’Umanità”. Il documento prevede anche il coinvolgimento dell’Arcidiocesi di Trento, dei Comuni di Predaia (Coredo), Sanzeno e Romeno, della Comunità Val di Non e dell’Apt.

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Hanno espresso un parere favorevole al documento l’assessore Mario Tonina, convinto che il riconoscimento Unesco, se raggiunto, porti dei vantaggi complessivi all’intero territorio, e il consigliere Alex Marini (Misto), per la valenza storica e politica e per il grande fascino del santuario, particolarmente suggestivo anche dal punto di vista paesaggistico. Denis Paoli (Lega) ha sostenuto il documento, importante e interessante dal punto di vista turistico, storico e culturale, così come sostegno è venuto anche da Sara Ferrari (PD) che ha suggerito di prevedere un aggiornamento sull’iter della candidatura presso la terza Commissione permanente. Favorevole alla proposta anche Lucia Coppola (Futura), anche per simpatia per la presenza dell’orso, un essere “senziente”.

Demagri ha dichiarato di apprezzare il supporto dei colleghi alla mozione, approvando anche il suggerimento di Ferrari di prevedere un momento di interlocuzione con la Giunta in Commissione per aggiornare l’organismo sull’iter.



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