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Tasselli di Comunità, un’opera nata dalla collaborazione e dall’integrazione

dom 07 gen 2024 11:01 • Dalla redazione

Sarà inaugurata martedì 16 gennaio 2024 a Revò

REVÒ. Martedì 16 gennaio 2024 alle 17 in via Carlo Cipriano Thun 11 presso l’ambulatorio medico di Revò, si terrà l’inaugurazione dell’opera “Tasselli di Comunità” realizzata durante l’estate scorsa con il sostegno del Piano Giovani di Zona Novella – Val di Non Carez e sviluppato poi dagli operatori e utenti del Laboratorio “Roen” di Revò della Cooperativa sociale GSH, assieme ad alcuni giovani del Comune di Novella.

Un momento di festa per inaugurare quanto realizzato assieme ai giovani dei territori delle frazioni di Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez del Comune di Novella, che hanno aderito al progetto e deciso di trascorrere presso il Laboratorio Roen alcune giornate in compagnia.

Con i tasselli in argilla sono stati riprodotti nell’opera i siti più significativi del Comune di Novella: chiese, fontane, monumenti, palazzi storici, che richiamano l’identità di ogni frazione.

“Un progetto di integrazione, socializzazione e di promozione del fare comunità. Lo stare assieme era l’obiettivo principale contenuto nel progetto, ma da ciò ne è scaturito qualcosa di ancora più coinvolgente: qualcosa che rimarrà a disposizione di tutta la comunità” dice Michele Covi, presidente della cooperativa sociale GSH.

I tasselli che costituiscono l’opera sono nati gradualmente attraverso diversi passaggi, partendo dall’osservazione dei vari siti. Gli incontri sul territorio sono stati 4: un pomeriggio per la presentazione del progetto ai giovani e prima fase di realizzazione delle piastrelle partendo dalla creta. Una giornata dedicata a scattare le foto e alla mappatura del territorio, riprodotte successivamente su fogli di carta. Le seguenti giornate sono state impiegate per la pittura, decoro, cottura e assemblaggio finale.

Come spiega Barbara Poli, responsabile del Laboratorio Roen di Revò, si è trattato di un lavoro che ha richiesto pazienza e precisione, ma il tutto è stato fatto in un clima di grande allegria e spensieratezza.

“Per il Piano Giovani l’interagire ogni anno con portatori di nuove idee, come è stato con GSH, è fondamentale per poter ampliare la propria rete e la propria azione sul territorio, con ricadute positive sull‘intera comunità - afferma Alessandro Rigatti, referente tecnico-organizzativo del Piano Giovani CAREZ -. Il progetto proposto quest’anno ha un grande valore, oltre che artistico, anche umano per gli obiettivi di sensibilizzazione che si è posto”.

Alcuni volontari del paese hanno contribuito sia alla realizzazione delle mattonelle, sia ai momenti di convivialità. Il progetto mette anche in rilievo l’attività preponderante e caratterizzante del Laboratorio Roen, ossia la lavorazione dell’argilla. “È un materiale plasmabile, adattabile e che può essere personalizzato – spiega Christian Carli, educatore esperto nella produzione di ceramica che ha seguito il progetto assieme alla collega Giorgia Brida -. L’argilla si presenta come un materiale povero, che si lavora con le mani; sporcarci le mani assieme ha permesso una comunicazione diretta senza troppi filtri: cooperare per la realizzazione di qualcosa di unico e condivisibile con la popolazione. L’utilizzo dell’argilla è stato scelto anche come atto simbolico del plasmare e coinvolgere i giovani in movimenti e attività concrete, dello sviluppare la propria creatività ed immaginazione, del liberare la propria fantasia, facendo allo stesso tempo emergere l’individualità di ciascuno”.

 



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