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Una Pasqua con i lupi

gio 04 apr 2024 14:04 • By: Marco Weber

Emozionante incontro sul Fausior per due amici di Mezzolombardo

MEZZOLOMBARDO. Un incontro molto suggestivo, quello che hanno avuto due amici, Nicola Tait e Mattia Calliari, il giorno prima di Pasqua al mattino presto, verso le 6:50 del mattino. “Eravamo seduti sulle panche fuori dalla baita delle Scalàce in località Pra Grant – afferma Nicola Tait – e io avevo il binocolo in mano perché stavo facendo il censimento ungulati, poiché faccio parte della sezione cacciatori di Mezzolombardo ed è un incarico che ci compete. A un certo punto, con la coda dell'occhio ho visto sbucare alcuni animali da dietro la Baita Zorzi. Non mi sono accorto subito che erano lupi, poi ho guardato meglio e mi sono accorto che lo erano. Ho fatto cenno al mio amico Mattia di guardare da quella parte. Lui ha alzato senza fiatare la macchina fotografica e ha incominciato a scattare”.

“Eravamo a una sessantina di metri di distanza – continua Calliari – eppure, non appena i lupi hanno sentito il rumore degli scatti, si sono fermati e hanno guardato verso di noi.

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Sono stati venti secondi emozionanti. Il loro sguardo era magnetico, un'esperienza unica e indimenticabile. Poi loro si sono girati, sono ritornati sui loro passi e dopo aver fatto il giro da dietro della baita si sono allontanati passando nel bosco sopra di noi”.

La domanda viene spontanea: avete avuto paura? “Io sono un appassionato della montagna e della sua fauna – afferma Calliari – e so che i lupi sono animali schivi. Abbiamo avuto cautela ma non posso dire di aver avuto paura. Anche perché io parto dalla convinzione che è necessario sempre il rispetto reciproco tra noi e l'animale. Noi siamo stati rispettosi, siamo rimasti seduti al nostro posto e li abbiamo guardati e fotografati. Solo qualche scatto. Loro si sono accorti di noi, ci hanno osservato a distanza per circa mezzo minuto e poi sono andati per la loro strada”.

I due amici precisano che erano da qualche tempo a conoscenza del fatto che c'è un branco di lupi che bazzica sul Monte Fausior, ma che non si aspettavano li avrebbero incontrati. “Tempo fa – sottolineano – in una delle nostre tante incursioni sul Fausior abbiamo trovato una carcassa di capriolo predata e avevamo supposto fossero stati i lupi. Ma non ne eravamo certi”.

Adesso la certezza c'è, le foto parlano chiaro. Così come parla chiaro la testimonianza diretta di due amici appassionati di montagna, i quali possono testimoniare di aver guardato negli occhi, la mattina presto del giorno prima di Pasqua del 2024, un branco di lupi. Nel reciproco massimo rispetto.

 



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