mar 07 mag 2024 12:05 • Dalla redazione
La struttura della Sat sarà riqualificata e ampliata rievocando l’atmosfera e la storia
CAMPIGLIO. È studio
Campomarzio il vincitore del bando per il progetto di ristrutturazione del
rifugio Graffer al Grostè. A partecipare al bando sono stati ben 93 elaborati.
Nelle motivazioni la commissione giudicatrice – costituita dal presidente Carlo Calderan e dai commissari Emiliano Leoni e Alessio Trentini – ha evidenziato che “il tema progettuale è stato
sviluppato secondo diverse strategie compositive. Alcune hanno collocato il
volume dell’ampliamento sul lato nord-est, con sviluppo parallelo all’asse
longitudinale dell’edificio, altre sul lato sud-est, mediante addizioni sulla
testa dell’edificio, altre ancora sul lato sud-ovest con corpi di mediazione
tra la quota del terreno e l’attuale ingresso del rifugio. Altre opzioni hanno
adottato un approccio ‘avvolgente’ su tutti e tre i fronti. In generale, solo
pochi progetti hanno affrontato in maniera coerente il tema del rapporto tra
l’edificio esistente e la topografia degli spazi pertinenziali esterni,
tentando di raccordare la quota del piano rialzato con il terreno circostante
con soluzioni che talvolta si sono rivelate poco pertinenti rispetto al
contesto di intervento e ai limiti di fattibilità economica dell’intervento”.
“Il progetto di ristrutturazione del Graffer – ha spiegato Michele Andreatta di Campomarzio – lo abbiamo concepito come un ampliamento in grado di armonizzarsi con l’edificio esistente. Verrà riqualificata la sala, cercando di rievocare l’atmosfera e la storia del rifugio, recuperando nei materiali e nelle forme quello che era l’edificio originale realizzato nel ‘47 e poi demolito alla fine degli anni 80. Verrà riqualificato, per renderlo più funzionale, anche l’accesso all’edificio”.