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Futuriamo: è l"ora del progetto

ven 10 mag 2024 09:05 • By: Giulia Colangeli

La Malé del futuro inizia a prendere vita

MALÈ Se nel primo incontro del progetto Futuriamo è stata compiuta un"approfondita lettura corale del territorio presente e in quello successivo l"immaginazione collettiva del suo futuro, è nella terza occasione di confronto che le idee e le discussioni si sono trasformate in un prototipo vero e proprio: ieri, giovedì 9 maggio, è stato mostrato alla cittadinanza il progetto elaborato da Mirko Franzoso e Mauro Marinelli. Si tratta di un suggerimento all"amministrazione comunale presente - e a quella del futuro -, di un punto di partenza né definitivo né vincolante: ma, di certo, nato da dubbi, desideri e riflessioni della popolazione. Nulla di imposto dall"alto, impossibile da ignorare per una politica che ha davvero a cuore benessere e opinioni dei cittadini.

"Siamo alla fine di un inizio", ha annunciato in apertura la sindaca Barbara Cunaccia, evidenziando l"intenzione di cavalcare questa visione da qui in avanti.
Il progetto ha preso forma seguendo due obiettivi: avvicinare i lati della valle costruendo relazioni non solo in direzione longitudinale - come si presenta adesso - ma anche e soprattutto trasversale, spingendo verso Malé sia il fiume che il bosco, rendendo in definitiva il centro storico un"area pedonale.

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Il tema che più di ogni altro ha animato i tavoli di lavoro è stato quello della mobilità , seguito dalla necessità sempre più urgente di parcheggi: sono stati orientati dai due architetti (e dal loro team) fuori dal centro storico di Malé, interrati per buona parte e integrati con l"ambiente circostante sotto forma di piazze o zone verdi.

Viali alberati e archi di accesso come "porte della città " definirebbero ancora di più il carattere boschivo - ma anche fluviale - della stessa Malé, in equilibrio con gli elementi della natura.

Nella borgata è stato riconosciuto il carattere di una piccola città , a fronte dei paesi che restano le frazioni Montes e Bolentina, Pondasio, Arnago e Magras: nuclei preziosi per la loro unicità , con bisogni diversi rispetto alla stessa Malé.
Se il capoluogo della Val di Sole ha urgente necessità di avvicinare le persone al centro storico e rendere più vivibili anche le limitrofe aree industriali, le sue frazioni meritano un"intensa opera di conservazione, restauro e recupero delle strutture decadenti.
Sono stati individuati edifici e terreni che negli ultimi quarant"anni hanno subito gli effetti dello spopolamento e dell"abbandono, e secondo il prototipo dei due architetti il loro futuro potrebbe rivelarsi prospero: coworking, cohousing per anziani, luoghi di aggregazione, potenziali orti comunali"¦ molteplici sono le possibilità di utilizzo messe in campo.

Nell"ambizioso progetto si è rivelato di vitale importanza anche lo svincolo sulla statale 42, unito a una nuova "bretella" dietro la vecchia stazione: con il potenziamento dei parcheggi esistenti e lo spostamento definitivo della viabilità all"esterno del centro storico, questo potrà finalmente essere pedonale.

Non mancheranno aree camper nei pressi delle frazioni, per intercettare e orientare ulteriormente i flussi turistici all"esterno del centro storico, definendo linee di collegamento più forti e immediate con la Val di Rabbi.

 

 



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