dom 18 giu 2023 • By: Sandro de Manincor
Il ricordo di un uomo che ha lasciato il segno
Ci sono persone capaci di lasciare il segno in una frazione di secondo. Un segno che ti apre gli occhi, la mente e pure il cuore. Questo, per me, è stato Luciano Dallago. Ci siamo conosciuti per caso, in occasione dell’allestimento di “Albumâ€, il centro visitatori di Dalmec, la sua formidabile azienda, e poi con la realizzazione del video e del catalogo aziendale. E siamo entrati in sintonia in un secondo.
Lui, carismatico, fondatore di una azienda fantastica, capace di stupirmi ogni volta che ci incontravamo. Io, un po’ guascone e “cazzaroâ€, ma sanamente invidioso del suo successo costruito dal nulla insieme ai fratelli, con tanto impegno e tanta umanità . Un imprenditore illuminato che al di là dei freddi numeri dei bilanci, comunicava, sceglieva, dirigeva con la testa e con il cuore.
Un mito e un punto di riferimento. Fra una sigaretta e l’altra mi faceva anche qualche confidenza e me ne strappava altrettante, ridendo e prendendoci un po’ in giro. Uno scambio di consulenze alla pari, come fra padre e figlio. E così siamo arrivati a darci spontaneamente del tu. Ci volevamo silenziosamente bene e ci fidavamo l’uno dell’altro, al di là degli interessi e del lavoro; con il cuore, appunto. Per me non era un cliente e io non ero certamente un semplice fornitore.
Era un amico ed ero certo di poter contare su di lui in qualsiasi momento anche se, fortunatamente, non ne ho avuto bisogno. Me lo ha dimostrato più di una volta. Arrivò un giorno a “provocarmi†offrendomi l’opportunità di diventare il suo “assistenteâ€, in giro per il mondo. Gli utili si sarebbero abbassati, mi disse sornione e con il suo tipico sorriso, ma sicuramente il divertimento sarebbe aumentato. Finì con un abbraccio e una bella risata. Quanti ricordi e aneddoti mi riempiono ora la testa! E quanto dolore! C’eravamo sentiti qualche mese fa per dei nuovi progetti che aveva in testa e ancora una volta si era complimentato per i successi “televisivi†raggiunti. Sentirlo da lui, significava per me aver vinto l’Oscar.
Oggi, con una tristezza infinita, mi sento un po’ “orfanoâ€, dei suoi insegnamenti, dei suoi consigli, dei suoi sorrisi. Ciao Luciano, fai buon viaggio, e grazie per tutto quello che mi hai dato. Mi mancherai.
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