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Arriverderci ad Arcadia. Caldes tra riqualificazione, gestione delle acque e dell’agricoltura (5)

sab 03 apr 2021 17:04 • By: Alberto Mosca

A poco più di sei mesi dalle elezioni comunali, NOS Magazine intraprende un viaggio tra i comuni delle valli del Noce, ascoltando le voci dell’amministrazione e, dove presente, della minoranza. Stavolta andiamo a Caldes

Lavori pubblici, efficientamento energetico, attenzione alla scuola con una prima assoluta, una Zona a Traffico Limitato intorno alle elementari, e un notiziario comunale. Il terzo mandato di Antonio Maini ha preso avvio con molti progetti e una speranza: tornare ad essere, dopo la pandemia, il luogo di inizio della stagione turistica estiva della Val di Sole.

Sindaco Maini, a 6 mesi dalle elezioni, qual è il punto della situazione?

Contiamo su un gruppo coeso e questo ci ha permesso di essere subito operativi. Una bella novità di inizio consigliatura è stata la nascita del nostro notiziario comunale, un segno piccolo ma significativo di presenza e attenzione. Siamo in fase operativa per l’approvazione del Prg e abbiamo 100.000 euro di opere in fase di realizzazione, a partire dagli asfalti sulle strade dopo l’inverno. Un segnale speciale di attenzione lo abbiamo rivolto alla scuola, con la realizzazione della prima Ztl nel paese di Caldes, una chiusura temporanea della via adiacente alla scuola che permette ai bambini delle elementari di riappropriarsi di spazi importanti. Abbiamo approvato il bilancio e ora porteremo tutta l’illuminazione pubblica a led, sensibili ai temi dell’eco sostenibilità.

Elektrodemo

In fase abbiamo una domanda sul Fondo di riserva per un rinnovamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica allo scopo di avere più prestazioni e sicurezza. Infine, partirà a breve un cantiere di miglioramento urbano a Bozzana e un altro di rinnovo della piazzetta di San Giacomo; notizia positiva, è in fase di progettazione esecutiva in Provincia la revisione e allargamento della strada di accesso a Samoclevo.

Da tempo, con Arcadia Caldes inaugurava la stagione turistica estiva della Val di Sole…

Due anni senza Arcadia per noi sono una grande perdita. L’evento apriva la stagione estiva con una formula rinnovata, veramente interessante, azzeccatissima per il borgo e per ritagliarci un ruolo da protagonisti nel turismo della Val di Sole dopo un lungo tempo al margine. Qualcosa metteremo in campo per questa estate, a partire da attività per i ragazzi, anche in aiuto alle famiglie e per porre rimedio alle difficoltà di aggregazione che segnano questo tempo. Poi c’è Castel Caldes, per il quale prosegue il dialogo con Apt e Castello del Buonconsiglio.

Caldes è da tempo realtà attenta al dibattito su l’utilizzo dell’acqua e la questione dei fitofarmaci in agricoltura…

Sul fronte dei fitofarmaci, abbiamo attivato il regolamento impostato dalla PaT; nel tempo abbiamo registrato una riduzione delle segnalazioni relative a mali comportamenti, segno che le persone migliorano.  Per il resto, seguiamo i protocolli del Consorzio Melinda, e pertanto ci sentiamo a posto. Sul fronte dell’acqua, la storia dice che Caldes a suo tempo seppe dire no alla centrale di un privato facendo leva sulla parte urbanistica di propria competenza: non perché contrari allo sfruttamento idroelettrico, ma perché ritenevamo che l’uso dell’acqua dovesse produrre un introito pubblico e perché il Noce è caratterizzato da zone che sono di pregio e quindi da tutelare. Detto ciò, siamo convinti che l’acqua sia un bene pubblico non razionabile sul territorio. Occorre perciò fare sintesi di sistema: l’acqua dà un indotto diretto, la turbina, e uno indiretto fatto di turismo e ambiente, il cui potenziale non è immediatamente misurabile; però questi valori vanno considerati insieme, non in termini di bilancio di un singolo comune.



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