gio 25 giu 2020 10:06 • By: Lorena Stablum
Il Governo chiede misure alternative, per Fugatti c'è pericolo di altri attacchi
Mentre WWF, Enpa, Lav, Oipa e tutto il mondo
ambientalista (QUI e QUI) corrono in soccorso all’orso
e si schierano contro l’uccisione del plantigrado (Oipa ha anche lanciato una
petizione su change.org), protagonista dell’incidente avvenuto sul monte Peller
(QUI), il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, ieri
sera, ha firmato l’annunciata ordinanza con la quale dà mandato al Corpo
forestale provinciale di monitorare in maniera intensiva l’area dove si è
verificato l’incidente di cui sono rimasti vittime due uomini, identificare
l’orso responsabile e procedere con quanto previsto dalla lettera k) del
piano Pacobace e, cioè, con l’abbattimento (
ufficiostampa.provincia.tn.it/content/download/169446/2960193/file/doc04258520200624180932.pdf " target="_blank">QUI).
La decisione è stata assunta, come si legge nell’atto, in base a quanto emerge dalla relazione tecnica secondo la quale “il comportamento tenuto dalle persone protagoniste dell'incontro evidenzia come l'attacco abbia avuto luogo senza che lo stesso sia stato in alcun modo volontariamente provocato, in orario diurno e in una zona normalmente frequentata dalle persone” e perché “la situazione creatasi determina significativi e immediati rischi per l'incolumità pubblica”. Il pericolo, per la Provincia, è quello di una reiterazione degli attacchi: "la zona dove è avvenuta l'aggressione - si legge - si trova a monte di un grosso centro abitato (Cles), è accessibile liberamente al traffico automobilistico ed è caratterizzata nella stagione estiva, che comincia proprio in questi giorni, da un importante e crescente afflusso di gente, locali e turisti, facendo aumentare in maniera significativa le possibilità di ulteriori incontri, anche ravvicinati, con il soggetto in questione".
Al momento, come ricordano le associazioni animaliste, però dell’orso non si sa se si tratti di un maschio o di una femmina, magari con cuccioli. Fatto questo che cambierebbe tutto, come ha sottolineato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, come riportano i principali quotidiani della provincia. Il ministro, come già avvenuto in passato, ribadisce la contrarietà alla misura dell’abbattimento dell’esemplare, anche se si mostra aperto a valutare con la Provincia quanto accaduto per trovare soluzioni alternative.