CALDES. Suona provocatorio il presidio annunciato per il prossimo 30 aprile dal Fronte Animalista News sulla propria pagina Facebook, intitolato “Dalla parte dell’orso sempre”. Un ritrovo che dovrebbe essere secondo costoro “a difesa di chi non ha colpe, di chi vive tra le montagne e fa l'orso”. Nella nota si parla di “incidente” che non “giustifica la condanna a morte già messa sulla testa di questo animale da parte della provincia autonoma e della popolazione trentina”.

E poi si legge ancora: “Gli orsi non aggrediscono mai l'essere umano, a meno che non si sentano attaccati o avvicinati con gesti inopportuni, anche se involontari! Gli abitanti di quelle valli dovrebbero ben sapere i comportamenti da tenere in caso di incontro con l'orso... si cerca di insegnare la giusta prudenza a chi la frequenta… ecco stessa cosa deve avvenire verso gli orsi, legittimi abitanti delle montagne!”

Un elemento che sicuramente non contribuisce ad attutire la rabbia e la tensione che in questi giorni ha attanagliato la comunità di Caldes, sconvolta per la morte di Andrea Papi, 26 anni, ucciso da un orso mentre correva nei pressi di malga Grum, il cui funerale si terrà probabilmente mercoledì prossimo.

Sull’iniziativa pubblicizzata dal Fronte Animalista News vi è l'attenzione della Questura di Trento, che deciderà sul da farsi.