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Ex pretura, arriva la rivoluzione

mar 24 ott 2023 10:10 • By: Alberto Mosca

Per lo storico edificio di Malé grandi progetti tra passato e futuro. E il Museo della Civiltà Solandra raddoppia

Il Coro Sasso Rosso al Museo della Civiltà Solandra

MALÉ.  Per il Museo della Civiltà solandra e per l’edificio storico dell’ex pretura di Malé è in arrivo una rivoluzione. I primi passi sono stati avviati, a partire da un incarico (delibera 60/2023) affidato dalla giunta comunale all’ingegnere Pierantonio Cristoforetti per la “progettazione preliminare inerente i lavori di restauro conservativo, parte tecnica, dell’edificio”.

Una rivoluzione che porterà l’edificio a essere fruibile totalmente, secondo uno schema che parte dal passato e si proietta nel futuro, coinvolgendo gli allestimenti già presenti, a partire dal Museo della Civiltà Solandra: “Il museo ne uscirà enormemente valorizzato – spiega la sindaca di Malé Barbara Cunaccia – l’ingresso posteriore che dà sul giardino diventerà il principale e al piano terra troveranno posto un bar, la biglietteria comune per tutto il complesso e una sala studio e per incontri, coinvolgendo l’area della sezione bresadolana e quella dei mestieri della malga e del bosco; rimarrà intatta la parte dell’allestimento dedicata alla vita domestica.

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La parte di allestimento museale tolta dal piano terra migrerà al primo piano, accanto agli spazi per le associazioni e all’inizio del percorso ‘spaziale’ ideato in collaborazione con Samantha Cristoforetti, il Muse e il direttore Michele Lanzinger e il già presidente dell’Esa, Roberto Battiston. Allestiremo – prosegue Cunaccia – un museo interattivo con spazi dedicati alle attività per le scuole, e al piano superiore una cupola girevole per l’osservazione astronomica, una sala conferenze e un’esposizione di oggetti straordinari, dalle pietre lunari a un frammento dello Space Shuttle”.

La parte di allestimento museale che migrerà al primo piano del palazzo ex pretura

Nelle intenzioni dell’amministrazione quindi prenderà vita un vero e proprio “circolo della cultura – conclude Cunaccia – che parte dal passato e si proietta nel futuro, inserito nella rete provinciale dei musei trentini e con una rivalutazione e valorizzazione generale dell’immobile e degli allestimenti giù esistenti a partire dal Museo della Civiltà solandra”. E dalla parte opposta del paese potrebbe sorgere un osservatorio astronomico. 



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