sab 28 ott 2023 15:10 • Dalla redazione
Failoni: ‘Intervenire in montagna comporta pericoli e responsabilità. Formazione e collaborazione tra territori fondamentale’
TRENTO. 339 corsi, 7000 partecipanti e 4217 operatori titolati dal 1983 ad oggi. Sono alcuni numeri di AINEVA, l’Associazione Interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe, che ieri si è riunita a Trento per un convegno in occasione dei quarant’anni di attività.
Presente alla cerimonia l’assessore provinciale Roberto Failoni, presidente di AINEVA sino a fine 2023, quando
passerà il testimone al collega della regione Veneto nell’ambito della
rotazione di presidenza tra i territori prevista dal modello di governance
dell’associazione.
“Oggi è una giornata importante per una realtà forse ancora poco conosciuta, ma
che rappresenta un punto di riferimento autorevole per i territori montani e
per quanti in montagna ogni giorno con passione e professionalità operano per
garantire a tutti noi la massima sicurezza, sia mettendo in atto azioni di
prevenzione sia intervenendo in situazioni critiche, come i fenomeni
valanghivi” le parole dell’assessore Failoni, che ha poi proseguito poi
indicando le sfide future. “Quarant’anni di attività sono un traguardo
importante, ma sono dell’idea che ogni traguardo debba rappresentare anche un
nuovo punto di partenza verso nuovi obiettivi. Credo si debba lavorare per far
conoscere di più AINEVA ai cittadini, far capire l’importanza del nostro
lavoro, della formazione e della prevenzione in ambiente montano, perché gli
operatori chiamati ad intervenire ogni giorno in montagna lo fanno stretti da
un lato da oggettive difficoltà, dall’altro da grandissime responsabilità.
Difficoltà e responsabilità che spesso i decisori non comprendono a fondo
perché non conoscono cosa significhi vivere davvero la montagna. Dobbiamo
quindi essere grati a tutti gli uomini e le donne che operano per rendere la
nostra montagna sicura e vivibile per tutti noi, continuando ad investire in
formazione e in una collaborazione tra territori dalla quale ne usciamo tutti
più forti e qualificati”.
Dopo il saluto iniziale dell’assessore, la mattinata è
proseguita con una serie di interventi che hanno messo delineato la storia
dell’associazione, costituita nel 1983.
Moderati da Fabrizio Torchio sono
intervenuti Vincenzo Coccolo che,
nel tracciare l’evoluzione di AINEVA dal 1983 ai giorni nostri, ha individuato
nel modello di governance la carta vincente dell’associazione, a cui aderiscono
ad oggi otto territori (oltre al Trentino, Provincia autonoma di Bolzano,
Piemonte, Marche, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Valle d’Aosta), Giovanna Burelli, che ha inquadrato il
ruolo fondamentale del previsore e passato in rassegna l’evoluzione del
bollettino nivometeorologico, Anselmo
Cagnati, che ha parlato del ruolo di AINEVA nel panorama europeo, Igor Chiambretti, che ha fatto il punto
sulla formazione professionale per la sicurezza del territorio montano
innevato, Alfredo Praolini, che ha
passato in rassegna l’attività editoriale specialistica e divulgativa sulla
prevenzione del pericolo.
Sono intervenuti anche gli ideatori di AINEVA, Elio Caola e Massimo Crespi, che nel ringraziare il lavoro di quanti hanno contribuito all’associazione in questi quarant’anni, hanno sottolineato la necessità di arrivare ad un servizio meteorologico nazionale unico, omogeneo.
La cerimonia si è conclusa con la premiazione di Giulia Dallapozza, vincitrice del premio “Filaferro-Valentini” con la tesi di laurea dal titolo “Studio del sito valanghivo di Fosac in Val San Nicolò e sviluppo di mappe di potenziale estensione valanghiva a supporto delle Commissioni Valanghe”. A premiare la giovane l’assessore Failoni e Alberta Filoferro, figlia di Enrico.