mer 21 feb 2024 14:02 • Dalla redazione
Oggi a Cles grande affluenza di agricoltori per l'incontro tecnico dedicato al comparto frutticolo
CLES. La 27° giornata tecnica si è svolta oggi a Cles, all’Auditorium del Polo scolastico, alla presenza di oltre 150 frutticoltori e circa 200 spettatori in diretta streaming. L'incontro è stato organizzato dal Centro Trasferimento Tecnologico in collaborazione con Melinda, La Trentina e APOT.
Al centro dell'incontro, rivolto a frutticoltori, tecnici e rappresentanti del settore, l'impatto del cambiamento climatico nei sistemi agro-forestali alpini, gli strumenti per la corretta gestione dell'irrigazione del melo, gli scopazzi del melo con il monitoraggio e le azioni per la riduzione dell’inoculo, il quadro normativo sulla difesa fitosanitaria, i cambiamenti climatici e le ricadute sulla produttività di Renetta Canada e Gala.
“Questa giornata rappresenta un momento fondamentale del
nostro impegno verso il mondo frutticolo - ha evidenziato in apertura il
direttore generale FEM, Mario Del Grosso
Destreri -. La nostra missione statutaria ci impegna fortemente in attività
di formazione, sperimentazione e ricerca e questo incontro tecnico è
un'importante opportunità per confermare e rafforzare questo impegno". L’incontro
è stato moderato dal referente del settore tecnico frutticolo Matteo de Concini e ha previsto il
saluto di Chiara Pelloso
dell'Ufficio fitosanitario della PAT. Sono intervenuti Stefano Corradini, Fabio Zottele, Andrea Branz, Cristiano Zorzi,
Deborah Gabardi del Centro Trasferimento Tecnologico.
L'impatto del cambiamento
climatico nei sistemi agro-forestali alpini Il clima, soprattutto sulle Alpi, sta cambiando molto velocemente. Negli ultimi
40 anni la temperatura media in Trentino si è alzata di 1,8°C, con valori
superiori nelle zone collinari. L’aumento di temperatura pone nuove
problematiche anche all’agricoltura determinando l’anticipo vegetativo e di
conseguenza una maggiore sensibilità alle gelate primaverili. Inverni miti e
temperature più calde favoriscono la riproduzione degli insetti dannosi e ne
riducono la normale mortalità invernale, creando condizioni favorevoli per le
specie aliene come la cimice asiatica o la Drosophila suzukii.
Sta cambiando la tipologia e l’intensità dei singoli eventi piovosi che sono
sempre più sottoforma di rovesci o scrosci. Per un territorio montano come il
Trentino questo tipo di eventi riduce la reale quantità d’acqua assorbita dal
terreno e favorisce smottamenti e allagamenti.
Gli scenari futuri dimostrano l’accentuarsi di questi fenomeni in particolare con la riduzione di circa il 10% delle precipitazioni estive e un aumento del 10-15% di quelle invernali ma con minori accumuli nevosi.
Esigenze idriche e strumenti per la corretta gestione dell'irrigazione Per affrontare la transizione verso una irrigazione di precisione esistono diversi strumenti. In primo luogo, si può fare affidamento alle misure provenienti dalla rete agrometeorologica. Inoltre, la rete di sensori di umidità del suolo consente di monitorare in tempo reale l'umidità del terreno e sviluppare modelli fisici e matematici per conoscere i fabbisogni irrigui delle piante da frutto. Grazie a questi strumenti, si può ottimizzare la gestione dell’acqua seguendo l'andamento meteorologico stagionale in un'ottica di irrigazione di precisione. Questo è anche l’obiettivo del progetto IRRITRE, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e in cui FEM è partner assieme a FBK e a Trentino Digitale. Il progetto, partito nell’estate 2023 e tutt’ora in corso, si concentrerà inizialmente su tre consorzi pilota rappresentanti le colture più significative del panorama trentino (Tres per il melo, Roverè della Luna per la vite, Varone per l’ulivo), con la prospettiva futura di estendere il servizio ad altre zone della provincia.
Scopazzi del melo: monitoraggio e azioni per la
riduzione dell’inoculo Dal monitoraggio statistico, effettuato dai tecnici della FEM, si evidenzia un
aggravamento della presenza di piante sintomatiche in alcune aree del Trentino
(Trento Nord) e una presenza stabile, ma elevata, nella Valle del Sarca e nella
Valli di Non e di Sole. Il valore medio di piante sintomatiche nelle Valli del
Noce è del 1,22% che corrisponde a circa 45 piante per ettaro.
Negli ultimi anni, per ridurre la pressione della malattia ed incentivare le
azioni di estirpo l’Associazione dei Produttori Apot ha promosso l’attività di
controllo dei frutteti iniziato già dal 2016, arrivando quest’anno a
controllare circa 750 ha. Anche il Servizio Fitosanitario PAT ha operato sul
territorio per stimolare le aziende all’eliminazione delle piante colpite da
scopazzi e all’estirpo dei frutteti incolti.
I tecnici evidenziano che in primavera è possibile identificare con facilità le
piante malate, che se estirpate permettono di ridurre in maniera significativa
le fonti di conservazione e diffusione della malattia.
Difesa fitosanitaria: quadro
normativo e prospettive nel breve periodo La Direttiva 2009/128/CE e il Regolamento (CE) n.1107/2009 sono i pilastri su
cui si basa la difesa fitosanitaria. L’UE, con la PAC 2023-2027 e con il Green
Deal, ha previsto nuove strategie per raggiungere l’obiettivo della riduzione
dell’impatto delle attività umane. Una di queste è la strategia Farm to Fork
che prevede un percorso di progressiva riduzione dell’utilizzo dei prodotti
fitosanitari. Queste limitazioni comporteranno maggiori difficoltà
nell’impostare le strategie di contenimento degli insetti e dei patogeni:
agricoltori, tecnici e sperimentatori saranno impegnati nel trovare soluzioni
alternative, sostenibili ed efficaci. Dall’altro lato gli stessi cambiamenti
climatici mettono a dura prova l’agricoltura anche per via dell’introduzione di
nuovi patogeni e parassiti alieni che possono causare danni ingenti alle
coltivazioni.
Cambiamenti climatici e ricadute sulla produttività di Renetta Canada e Gala Renetta Canada e Gala sono due varietà che hanno mostrato ricadute negative a livello quali-quantitativo derivanti anche dalle mutate condizioni climatiche. In particolare, negli ultimi anni queste ed altre varietà hanno evidenziato problematiche legate ad una sempre maggiore alternanza produttiva e alla colorazione dei frutti. Nella relazione sono state fornite indicazioni agronomiche e altri spunti concreti per cercare di migliorare la produttività e la qualità di una varietà storica delle Valli del Noce, la Renetta Canada, e di una delle varietà più diffuse nei territori del fondovalle, la Gala.