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Nucleo tecnico di protezione civile, nuova specializzazione dedicata ai beni culturali

mer 15 mag 2024 13:05 • Dalla redazione

Sono 37 gli operatori abilitati: interverranno nel post emergenza per i sopralluoghi in chiese e palazzi storici

TRENTO. Il Nucleo tecnico provinciale della protezione civile - costituito da ingegneri, architetti, geologi e geometri - si arricchisce di una nuova specializzazione. Al termine di un percorso di formazione ad hoc, 37 operatori appartenenti a questa realtà hanno ricevuto un’apposita abilitazione al censimento del danno e valutazione dell'agibilità di chiese e palazzi storici nel post emergenza sismica. Si tratta di professionisti volontari, disponibili a dare il proprio contributo tecnico, per favorire il superamento dell’emergenza e il ripristino di condizioni di normalità nelle comunità colpite. Il Nucleo tecnico provinciale interviene infatti a supporto della gestione delle emergenze ed è già entrato in azione nelle diverse missioni della nostra Colonna mobile: i terremoti dell’Aquila (2009), dell'Emilia (2012) e di Amatrice (2016), oltre all’emergenza idrogeologica e alluvionale sull’isola di Ischia (2022).

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 In occasione dell’ultima riunione della Commissione Protezione civile, che si è riunita nella sede dell'Ordine degli ingegneri, sono stati consegnati i diplomi ai componenti del Nucleo tecnico provinciale - composto da dipendenti pubblici e liberi professionisti - che hanno superato l'esame per “esperti valutatori di beni culturali”. I 37 operatori neospecializzati hanno affrontato un impegnativo percorso di formazione di 40 ore, gestito dalla fondazione Negrelli dell’Ordine degli Ingegneri di Trento e coordinato dal Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e dal Dipartimento della Protezione civile nazionale, per mettere a disposizione le proprie competenze tecniche per il bene delle comunità colpite dal sisma. All’appuntamento sono intervenuti il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile Stefano Fait ed i presidenti degli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e del Collegio dei geometri, rispettivamente Silvia Di Rosa, Marco Piccolroaz e Flavio Zanetti, oltre al referente provinciale dei tecnici agibilitatori AeDes Giovanni Maiello e alla coordinatrice Chiara Carloni. Nel corso del suo intervento, Fait ha sottolineato l'importanza delle attività svolte dai tecnici, anche con riferimento ad altri tipi di emergenze non sismiche citando Vaia e la recente alluvione dell’Emilia-Romagna.



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