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Pro Loco: eletti oggi i nuovi vertici della Federazione

dom 19 mag 2024 15:05 • Dalla redazione

L'Assemblea ha confermato la presidente uscente Monica Viola e rinnovato il direttivo. Eletta Martina Inama di Taio

TRENTO.  Le Pro Loco trentine si sono riunite questa mattina in assemblea per rinnovare i vertici della loro Federazione, l'ente regionale di riferimento per il movimento.  Le 213 associazioni, per mezzo dei loro rappresentanti, hanno rinnovato la fiducia a Monica Viola, presidente uscente, ed hanno eletto i nuovi membri del Consiglio direttivo, nonchè dell'Organo di controllo e i probiviri.

"Ne esce una Federazione che consolida il lavoro avviato 4 anni fa, ma che ora, con un contesto decisamente più favorevole rispetto agli anni che abbiamo alle spalle (Covid e riforma del terzo settore hanno condizionato molto l'operatività degli anni scorsi), punta a innovare e qualificare il lavoro delle Pro Loco, in primis attraverso sinergie con settori per noi innovativi, come la cultura e la scuola." E' il commento a caldo della presidente neoeletta Monica Viola, che prosegue "Siamo certi che questi nuovi impulsi porteranno un arricchimento a quello che rimane il nostro interesse primario, il benessere delle comunità, legato ad uno sviluppo armonico e consapevole del turismo." Ci sta a cuore in particolare il coinvolgimento delle scuole e dei giovani, per creare nuovi volontari del futuro

Oltre a Viola, riconfermati nel suo Consiglio il vice, Fabio Chiodega (Pro Loco Bolbeno) e Claudia Lenarduzzi (Pro Loco Aldeno). Entrano Sebastiano Matteotti (Pro Loco Sant'Antonio Dro), Martina Inama (Pro Loco Taio), Edoardo Agostini (Pro Loco Capriana) e Giacomo Nicoletti (Pro Loco Borgo Valsugana).

Elektrodemo

Di sei consiglieri, tre hanno meno di trentacinque anni.

Le cariche di Probiviri sono andate a Diego Coletti (Pro Loco Flavon), Graziella Bernardini (Pro Loco Nosellari Oltresommo) e Carla Sartori (Pro Loco Madrano Canzolino).

Confermati all'organo di controllo Silvia Decarli, Adriano Messaroli e Alessio Franch.

Durante l'assemblea la candidata presidente ha anche dato lettura del programma di mandato per i prossimi 4 anni. Punti centrali sono:

  • Supportare le Pro Loco nell'esercizio responsabile del ruolo di indirizzo politico delle Pro Loco lavorando sulla consapevolezza del proprio valore da un punto di vista di attrattività del territorio per i locali e gli ospiti, impatti sociali e sviluppo culturale con attenzione all'inclusione, diversità e sostenibilità (sociale, ambientale, sviluppo economico).
  • Mantenere ed ampliare attività di formazione (tecnica e di governo) e di scambio di buone pratiche tra Pro Loco trentine e a livello nazionale (viaggi studio e giornate di interscambio tra Pro Loco)
  • Favorire momenti di scambio e formazione su aspetti culturali e di identità (in collaborazione con Musei e altre realtà che trattano tematiche fruibili dalle pro Loco) creare progetti che contemplino la collaborazione con Istituti scolastici di vari livelli, dalle scuole primarie alle Università per creare le leadership di domani.
  • Il primo dato significativo è la crescita sostanziosa del numero delle Pro Loco, che sono passate da 182 (2020) a 213 (2023). Interessante anche il sempre maggiore coinvolgimento nelle associazioni di giovani e donne, con l'età media scesa da 43 a 42 anni e le donne al 30% delle posizioni apicali.

Per quanto riguarda i progetti, si evidenzia in questi anni un grande impulso alla formazione, con 51 corsi attivati (in presenza e online) e oltre 1330 volontari Pro Loco partecipanti. Grande spinta anche alla ricerca, con due progetti attivati: "Alla ricerca della cultura" (2020) e "Volontariato e benessere: le Pro Loco come soggetti di promozione della qualità della vita", (2023, in collaborazione con la prof.ssa Lea Ferrari). Altra cifra caratteristica di questo mandato, l'attenzione alla cultura: è di lunedì scorso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con il METS, Museo Etnografico Trentino di San Michele, volto alla realizzazione di progetti ed iniziative sinergiche. 

Il quadro finanziario della Federazione restituisce un ente in salute, con un saldo sostanzialmente alla pari, composto da entrate per circa 450.000 euro (quasi tutte da attribuire a contributo della PAT), e costi poco inferiori (448.000 euro). Le principali voci di spesa sono quelle per il personale della struttura e per l'offerta di servizi agli associati.

 



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