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I nostri paesi

Don, fiume simbolo della guerra di Mussolini

lun 31 ago 2020 20:08 • Dalla redazione

Corso d'acqua lontano ma ben noto anche ai Trentini che durante il secondo conflitto mondiale combatterono sulle sue rive

Il fiume Don rappresenta ancora oggi un luogo simbolo nella tragica spedizione italiana in Russia nel corso della Seconda guerra mondiale, tra l’agosto 1941 e il gennaio 1943. Una storia fatta di neve, ghiaccio e sangue, che nel corso del 1942 vide il fronte orientale stabilizzarsi proprio sul medio corso del Don. Il fronte venne rotto da successive offensive sovietiche, che portarono alla liberazione di Stalingrado e che furono tali da costringere le forze dell’Asse (italiane e germaniche) ad arretrare. L’ottava armata italiana, posizionata sul medio corso del fiume, subì dal dicembre 1942 una violenta offensiva, che si concluse con la catastrofe di una ritirata disastrosa. Alcuni numeri danno l’idea di questa disfatta: lo CSIR (Corpo di Spedizione Italiano in Russia), con 65.000 effettivi, ebbe 1792 tra morti e dispersi, 7858 feriti e congelati; l’ottava armata, forte di 230.000 uomini, ebbe 75.000 tra morti e dispersi e 32.000 tra feriti e congelati. Di 57.000 alpini, fecero ritorno solo in 11.000. 



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